Dopo varie riflessioni fatte all’interno del nostro team, e analizzando l’andamento dei matirmoni del 2011, siamo arrivati a concludere che c’è una grossa disinformazione sulla fotografia di Reportage durante il giorno del matrimonio. Questo è sicuramente dovuto anche alla moda del momento, tutti parlano di Matrimoni in stile Reportage, foto non in posa ecc.. Ma effettivamente quanti sanno esattamente cosa significhi?
Questo dubbio è nato dal fatto che tutti i neo sposi arrivano nel nostro studio dicendo che preferiscono il matrimonio in reportage, e poi, il giorno del matrimonio, ci guardano dicendo:”Bene, ora cosa devo fare?”… In questi casi il fotografo di Reportage Puro, dovrebbe rispondere:”Assolutamente niente, goditi la tua giornata che ci penso io a raccontare tutto il dovuto con le mie immagini”. E’ proprio così, quando si richiede un servizio di reportage, il fotografo deve avere un interazione con gli sposi quasi portata a zero, tranne per importanti foto di rito, gruppi ecc.. Per il resto della giornata, dev’essere un fantasma, un operatore del vostro matrimonio che si confonde tra camerieri, musicisti e invitati, con la missione di cogliere attimi, creare una storia e mantenere l’atmosfera reale del vostro matrimonio.
In questo momento su tutto ciò c’è una gran confusione anche data dal fatto, che quando si crea una moda, tutti i fotografi, commercialmente abili, vendono il servizio di matrimonio come reportage,e poi..? e poi… guarda qui, guarda la, abbassa la testa, datevi un bacio ecc..
Nel nostro studio siamo in grado di accontentare tutti i gusti, due dei nostri fotografi (Daniele e Glauco) fanno parte dell’eccellenza mondiale del reportage di matrimonio. Difatti, sono gli unici in regione ad essere stati selezionati nella prestigiosa WPJA(http://www.wpja.com/). Ad affiancare loro, c’è Sara, molto capace nel reportage ma anche molto brava a gestire tutta la ritrattistica che volete.
Di seguito un esempio pratico di un matrimonio, dove uno dei nostri fotografi non ha mai interagito con gli sposi,chiedendo a loro di fare cose specifiche, ma li ha solamente seguiti cercando di raccontare la loro giornata, le loro emozioni e l’atmosfera del giorno. Nasce così un servizio fotografico di Reportage.